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Villa Borromeo d’Adda, visita al complesso monumentale

Il Parco di Arcore, in provincia di Monza-Brianza, ospita il bellissimo complesso di edifici della Villa Borromeo d’Adda. Il risultato di una ristrutturazione brillante, resa ancora più piacevole dalla vicina presenza del parco. 

L’elegante facciata si perde completamente nel verde, accogliendo tutti i curiosi visitatori. Attualmente, la Villa ospita sale per cerimonie ed un piccolo museo, che può essere visitato dai turisti. 

Per chi decide di passare un periodo di vacanza in provincia di Monza-Brianza, la Villa Borromeo d’Adda è un edificio assolutamente imperdibile. 

La sua immagine imponente vi resterà impressa nella memoria e, magari, vi verrà voglia di celebrare qualche evento su una delle caratteristiche terrazze. 

Come arrivare a Villa Borromeo 

Come anticipato, la Villa Borromeo d’Adda è ospitata all’interno del Parco di Arcore, una piccola provincia lombarda. 

Arcore è molto ben collegata, raggiungibile sia con i mezzi - bus o treno - sia con l’auto. Diversi parcheggi si trovano a breve distanza dall’ingresso del parco, utilissimi per chi sceglie di arrivare con l’automobile. 

Una volta raggiunto il Parco, tutto quello che dovrete fare è camminare passo passo verso la Villa. Impossibile non vederla, data la sua consistente dimensione, ed il parco è circondato da segnali che vi indicheranno la strada. 

La storia della Villa 

La costruzione della Villa Borromeo D’Adda è associata alla figura di Ferdinando D’Adda, un abate vissuto intorno al XVIII secolo. L’aspetto iniziale del complesso, che ricordava in tutto e per tutto un’elegante residenza patrizia, ha subito una lunga serie di modifiche. L’intervento congiunto di Giovanni D’Adda e dell’architetto Giuseppe Balzaretto, portarono ai primi cambiamenti già agli inizi del ‘800. 

I gradini e l’ingresso principale vennero parzialmente modificati, e venne fatta costruire l’attuale Cappella Vela. Quest’ultima, una cappella funebre dall’aspetto imponente, aveva lo scopo di ospitare Maria Isimbardi, l’amata moglie di Giovanni D’Adda scomparsa prematuramente intorno alla metà dell’Ottocento.

Il figlio della coppia, Emanuele D’Adda, è stato l’ultimo erede “D’Adda” della Villa, ed il responsabile dell’ingrandimento significativo del parco esterno.  Dopo la sua morte, il complesso passò nelle mani dei Borromeo che, a partire dal 1913, diventarono i “Borromeo D’Adda”. 

La famiglia ha mantenuto il controllo della Villa fino al 1980, anno in cui la responsabilità è stata direttamente ceduta al Comune di Ancore, che ancora oggi si occupa di curarla con estrema dedizione. 

Gli esterni della Villa Borromeo D’Adda

Nel 2018, il Comune ha avviato una serie di lavori di ristrutturazione che hanno interessato gran parte della Villa e dei suoi giardini esteri.  Il desiderio era quello di riportare la struttura alla sua bellezza originaria, riproducendo l’immagine elegante conferita dalla famiglia D’Adda. 

Lo stile esterno della villa è spesso definito “eclettico”, siccome raccoglie elementi comuni a diverse ville famose. Oggetti e decorazioni in ferro battuto ricoprono gran parte dell’ingresso, conferendo all’edificio un aspetto più antico e ancora più caratteristico. 

La bellissima Cappella Vela, la cappella funebre dedicata a Maria Isimbardi, è caratterizzata dalla presenza delle statue Vincenzo Vela (da cui prende il nome) e da finissime decorazioni.  Purtroppo, è visitabile solo mensilmente ed è necessario effettuare una prenotazione preventiva. 

Il parco della villa che, come abbiamo visto è stato riprogettato per volere di Emanuele D’Adda a metà dell’Ottocento, occupa circa 30 ettari di terreno.  In alcune zone, è intervallato dalla presenza di fontane e corsi d’acqua artificiali, che rendono la visita ancora più piacevole. 

 

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