Basilica di San Vitale: la chiesa ottagonale simbolo dell’arte bizantina

Nel cuore della città di Ravenna, a metà strada tra il Mausoleo di Galla Placidia e la Domus dei Tappeti di Pietra, si trova la bellissima Basilica di San Vitale. 

Una testimonianza vivente della più fine arte bizantina, conosciuta ed apprezzata da importanti figure storiche. 

Addirittura Carlo Magno, il grande imperatore, scelse questa chiesa come modello per la sua Cappella Palatina, dimostrando la particolarità delle sue forme e l’innegabile bellezza dei mosaici interni. 

La Basilica di San Vitale, ha sempre rappresentato per gli abitanti di Ravvena un simbolo di riconoscimento. La sua struttura imponente si erge a protezione dello spazio circostante, così da poter ricordare la delicatezza dell’architettura passata e la maestria degli artisti. 

In visita a Ravenna, è impossibile non fermarsi ad osservare da vicino la Basilica. Esterno ed Interni meritano di essere ricordati e visiti dal vivo, in modo da poter osservare ogni piccolo dettaglio. 

La storia della basilica 

La Basilica di San Vitale venne commissionata nel 525 d.C, per volere dell’arcivescovo Ecclesio. La sua costruzione richiese il versamento di una somma consistente di denaro, bene 26 mila soldi d’oro messi a disposizione dal banchiere Giuliano Argentario. 

Lavori e controlli richiesero anni e anni, fino ad arrivare al 547 d.C., quando la basilica venne consacrata dal Vescovo Massimilano. 

L’imperatore di quell’anno, tale Giustiniano, decise di dedicare la chiesa a San Vitale, un martire considerato con grande rispetto. 

La scelta del Santo, non fu legata solo allo spirito Cristiano, ma anche ad una piccola “coincidenza” (più probabilmente una leggenda del tempo).

A quanto sembra, nello stesso punto in cui iniziarono i lavori della chiesa, nel V secolo si trovavano le spoglie dello stesso San Vitale. 

La costruzione avvenne in modo tranquillo, così da rispettare lo spirito del santo ed assicurarsi di ottenere la sua benevolenza futura. 

L’architettura e gli esterni

La struttura della Basilica di San Vitale, fa affidamento a due corpi prismatici, realizzati attraverso l’utilizzo di mattoni rossi. 

Entrambi sono a pianta ottagonale, uno più alto - dove si trova la cupola centrale - ed uno leggermente più basso. 

A est della costruzione si trova l’abside, semicircolare internamente e poligonale all’esterno. A sua volta, l’abside è affiancato da due piccoli ambienti rettangolari a nicchia e da due sacrestie circolari. 

Nella parte esattamente opposta si trova l'antico ingresso, segnato dalla presenza di un forcipe dalle grandi dimensioni.

L’esterno della Basilica è spoglio da decorazioni eccessive e sculture. I mattoni laterzi, lunghi e sottili, creano un profilo elegante ed equilibrato, che si adatta perfettamente con la forma ottagonale della struttura. 

Gli interni e le opere più conosciute 

Gli interni della Basilica di San Vitale sono caratterizzati dalla presenza di opere curate nei minimi dettagli. 

Dagli affreschi dell’aspide fino alla bellissima volta centrale, che è stata terminata nel XVII secolo. 

Colorate decorazioni in mosaico vengono associate a lisce superfici in marmo, che riflettono la luce in arrivo dalle finestre. 

Le stesse colonne, il cui scopo è quello di sorreggere e circondare la navata centrale, sono decorate attraverso l’utilizzo di particolarissimi capitelli a cesto. 

Ci sono poi altri due sono gli spazi, che vale la pena osservare con attenzione. 

La prima zona è quella dell’abside, dove gli imperatori Teodora e Giustiniano vengono rappresentati insieme l’arcivescovo Massimiano attraverso l’utilizzo di uno sfondo “aureo”, mistico e delicato. 

La seconda è invece l’area del presbiterio di fronte all’altare, dove è possibile osservare la rappresentazione di un labirinto a forma circolare, interamente realizzato in marmo. I visitatori si perdono spesso nel provare a trovare la via d’uscita, immersi nella bellezza dell’arte e nella sua profonda espressività.